3 errori nella creazione di una Landing Page
Costruire una landing page in linea con gli obiettivi proposti non è mai un’impresa semplice. Esistono molti fattori che incidono sulla percentuale di conversione, il metro per la valutazione del valore reale di una pagina.
Ci sono tre gravi errori nella creazione di una landing page e bisogna evitarli per mantenere l’attenzione dell’utente sulla pagina ed aumentare le conversioni. I 3 errori peggiori sono:
INDICE DEI CONTENUTI
Non concentrare l’attenzione dei visitatori sulla “call to action” (CTA)
Capita spesso di imbattersi in landing pages molto elaborate, con tantissimi elementi, che creano confusione. Vengono utilizzati blocchi di testo con troppi contenuti, intere frasi in grassetto, molte immagini, diversi moduli di registrazione sulla stessa pagina; tutte cose che, se utilizzate insieme, distraggono i visitatori.
Questo è il primo grave errore da correggere. Una landing page di successo deve contenere un solo bottone “call to action”, accompagnato da testi semplici e lineari. In questo modo potrai guidare passo per passo l’attenzione del visitatore verso le aree di maggiore interesse, fino a convincerlo a cliccare.
Non realizzare un form di registrazione ottimizzato per le conversioni
Il fom per la raccolta dati è l’elemento più sensibile della landing page. Spesso troviamo form che invece di invitare l’utente a compilare, pongono diversi ostacoli e portano i visitatori a non voler lasciare i propri dati.
Sono sconsigliati moduli composti da decine di campi da compilare, tutti obbligatori. Prima di tutto perché molto spesso gli utenti compilano i dati da uno Smartphone e non devono trovare un modulo troppo lungo che richiede lo scorrimento della pagina. E poi, molto spesso, i nostri utenti possono dedicarci giusto un paio di minuti per la compilazione.
Per questi motivi sarebbe opportuno costruire un form di registrazione seguendo questi consigli:
- Creare form con il numero di campi minimi indispensabili
- Il form deve essere semplice e chiaro
- Mettere in evidenza il bottone “call to action”
- Inserire elementi che garantiscano all’utente la Privacy dei sui dati e richiedere l’accettazione dei termini e condizioni della pagina.
Non specificare la Value Proposition
L’errore peggiore, una volta portato un visitatore sulla propria landing page, è non essere in grado di fornire la soluzione al suo problema.
Se non inserisci nel contenuto principale la tua “value proposition” (proposta di valore), quindi il motivo per il quale l’utente si trova lì, abbandonerà la pagina senza andare oltre.
La chiave di conversione è focalizzarsi sulla “value proposition”, scriverla in maniera chiara e semplice ed accompagnarla da una “call to action” adeguata. La proposta di valore si deve riflettere in tutti gli elementi della landing page, dal titolo alle immagini che accompagnano i testi, senza omettere l’elenco di vantaggi che si hanno se l’utente agisce nella maniera desiderata.
Pronto per creare la tua prima landing page e mettere in pratica i nostri consigli? Prova Landing Optimizer!