5 grandi verità sul retargeting
el 14 de Aprile de 2017
el 14/04/2017
Conosci tutte le verità sul retargeting? Sai quando utilizzarlo e su quali utenti? Sapresti attivare una strategia? I tuoi utenti si dirigono dove vuoi tu? Segmenti il pubblico che arriva sul tuo sito? Sai come arriva il pubblico sul tuo sito? È possibile che tu stia utilizzando il retargeting nella tua strategia di marketing digitale ma sai utilizzare questa tecnica in maniera adeguata?
Dietro qualsiasi strategia di retargeting si nascondono diversi aspetti che poche volte si tengono in considerazione. E il trucco per ottimizzare il retargeting è conoscere bene il tuo pubblico target e sapere quando è il momento adeguato per colpirlo, attraverso quali canali e con quale periodicità.
L’obiettivo del retargeting è attirare nuovi clienti mostrando loro i tuoi messaggi in altri spazi web una volta che hanno visitato il tuo sito. Ma non pensare che sia semplice. Di fatto se non curi certi aspetti e dettagli è più facile dare fastidio al cliente piuttosto che fare in modo che converta.
INDICE DEI CONTENUTI
Domande a cui rispondere prima di cominciare ad utilizzare il retargeting
È importante conoscere alcune verità sul retargeting che di solito sono considerate ovvie. Cosa che porta con sé una serie di problemi.
Qualsiasi strategia di marketing digitale richiede tempo, dedizione e analisi. Il mondo digitale cambia, il pubblico anche e il tuo lavoro consiste nel saperti adattare al meglio. Se non riesci ad utilizzare tecniche di analisi esaustive e non studi il tuo pubblico target ogni giorno, nessuna strategia funzionerà.
Quindi, per addentrarti nelle verità sul retargeting, prima devi rispondere alle seguenti domande:
- Con quale frequenza mostri i tuoi annunci a ogni utente?
- Comunichi agli utenti tutto riguardo ai cookies prima di fare retargeting?
- Ti assicuri che il tuo annuncio raggiunga gli utenti corretti?
- Attraverso quali dispositivi lanci la tua strategia?
- Il contenuto del tuo annuncio si potrebbe migliorare?
Verità sul retargeting a cui non pensi
1.- Il tuo prodotto o servizio interessa solo a un target determinato in un momento specifico
Uno degli errori più comuni dei responsabili marketing quando adottano strategie di retargeting è pensare che quando un utente visita un determinato sito, automaticamente sia interessato a tutti i prodotti e servizi proposti. E, di fatto, approfittano di questa visita per bombardarlo per tutto il giorno.
Ma no. Una delle grande verità sul retargeting è che né il prodotto o servizio interessa a tutti, né è sempre il momento adeguato.
Quindi, il primo passo è disegnare un piano generale è segmentare la tua audience. Solo così potrai trovare gli utenti realmente interessati che vedranno la tua pubblicità come un’opportunità. Sono gli utenti che avranno le maggiori probabilità di convertire. In caso contrario, l’unica cosa che otterrai sarà il rifiuto verso il brand, come si vede nell’immagine superiore.
La migliore decisione che puoi prendere è gestire le liste dei clienti e degli utenti. Ossia, le campagne di retargeting, come in qualsiasi altra strategia di marketing digitale, devono essere orientate a questo target concreto.
Ma cosa fare con la frequenza? Sei uno di quelli che pensa che più sollecitazioni riceve un utente più possibilità avrà di convertire? Devi fare attenzione alla frequenza con cui contatti i tuoi utenti. Se mostri un annuncio di retargeting in ognuno dei siti web che i tuoi utenti visitano il giorno dopo aver visitato il tuo, sicuramente darai loro fastidio.
Ed è una pratica che, purtroppo, hanno utilizzato diversi brand nelle loro campagne di retargeting. Azioni che hanno avuto un risvolto negativo su campagne che, invece, possono essere molto efficaci.
2.- Puoi fare retargeting su tutti i canali in cui si muove il tuo pubblico target
Un’altra delle verità sul retargeting è che non si tratta di un modello limitato. Pensavi di poter captare il tuo pubblico target solo sui siti web? Se ciò che vuoi è trovare possibili clienti, dovrai muoverti negli scenari dove navigano assiduamente i tuoi utenti.
Puoi fare uso dei social, dell’email o dei banner per captarli e fare in modo che tornino al tuo sito. Ecco i tre fattori che determinano il successo di una campagna di retargeting:
- Una buona gestione dei canali di comunicazione
- Un coordinamento corretto
- La personalizzazione
Per questo ti consigliamo di integrare tutte le tue azioni in un’unica piattaforma. In questo senso piattaforme marketing come MDirector ti permettono di raggruppare email marketing, SMS Marketing, landing pages e acquisti programmatic sullo stesso strumento. Cosa che rende più semplice la geestione delle strategie di Email Marketing e Marketing Automation.
3.- Il contesto funziona se il contenuto è buono
O, in altre parole, ottimizza le tue landing pages. Probabilmente avrai pensato che una delle verità sul retargeting e il suo funzionamento siano le landing pages.
Non serve a nulla creare una campagna ben strutturata, segmentata e gestita attraverso ottimi annunci se, quando l’utente clicca e atterra sulla landing, non ottiene ciò che desidera.
La landing page è l’ultimo passo di questo processo, dove si decide se realmente l’utente converte o no. Quindi non puoi dimenticarti di nessuno degli elementi che formano parte di una landing vincente.
4.-Il retargeting si può testare
L’ideale nel digital marketing è provare tutto prima di lanciare una campagna. Devi mostrare la migliore versione di te stesso e l’ideale è sapere cosa preferisce la tua audience, cosa attira di più e cosa migliorerà le conversioni.
Quando crei una campagna di retargeting lavorerai sugli annunci. Ma devi assicurarti che siano efficaci e per questo ti consigliamo di utilizzare gli A/B test.
Considera che ti dirigerai a utenti che ti conoscono. Ed è il momento di interessare al meglio gli utenti che ritornano.
Alcuni degli elementi che, migliorati, possono incrementare le conversioni sono:
- Immagini curate e che evidenziano il contenuto
- Una call to action che motivi l’utente ad un’azione
- Contenuto semplice e impattante
- Scelta dei colori adeguati
5.- Puoi fissare la durata della campagna e controllare le spese
Tra le più occulte verità sul retargeting c’è il fatto che puoi giocare con tutte le variabili. Le campagne possono essere editate, personalizzate e temporizzate. Uno degli errori di molti responsabili marketing è pensare che più denaro si dedica a questo aspetto, migliori saranno i risultati. Inoltre più tempo dureranno le campagne, più conversioni si otterranno. Ma non è tutto così certo.
Se fai un calcolo approssimativo dei tuoi visitatori e dei possibili utenti che possono arrivare con le campagne di retargeting, potrai controllare le spese.
L’ideale è ottimizzare le risorse. Ciò che otterrai sarà evitare di aumentare il budget della tua campagna. Per questo devi gestire il numero adeguato di impressions del tuo annuncio di retargeting per ogni utente che ha abbandonato i canali attraverso i quali è entrato in contatto con te.
Inoltre non dimenticarti che sei tu che decidi la durata della campagna. L’ideale è calcolare mettendoti nei panni dell’utente. Come hai potuto vedere nel primo punto non ti consigliamo di assillare nessuno. Se lo fai otterrai solo un’immagine negativa per il tuo brand e l’esperienza degli utenti sarà pessima.
Vantaggi del retargeting
Una buona campagna di retargeting aumenta le conversioni del 400%. Alcuni dei motivi per cui le strategie di retargeting sono efficaci sono:
- Che il prodotto sia già famigliare all’utente
- Che le campagne siano lanciate verso utenti che hanno mostrato interesse nei prodotti o servizi promossi
- Che gli utenti siano esposti al brand in maniera regolare
- Che ci sia un’opzione di acquisto rapido
Quindi, l’obiettivo finale del retargeting è convincere il cliente che ha abbandonato il tuo sito ma che può tornare a dare uno sguardo ai prodotti, per acquistarli. Chiaramente non devi abusarne.
Ti è chiaro cosa può fare il retargeting per il tuo brand?
- L’utente che ti interessa è localizzato. Grazie ai cookies puoi determinare chi è interessato a cosa.
- L’annuncio deve essere adeguato per ogni utente. A partire dal primo punto, ti assicurerai che ognuno riceva informazioni riguardo a ciò che stava cercando
- Si utilizza nel momento adeguato. Una delle verità del retargeting è che funziona molto bene in momenti chiave come i carrelli abbandonati. Approfitta di queste situazioni per ricordare all’utente che tu ci sei.
- Il retargeting segue gli utenti che sono identificati come potenziali clienti indipendentemente dalla loro navigazione e dalla piattaforma in cui sono
- È uno strumento ottimo per l’engagement
- Se il tuo brand viene visto in un momento specifico della navigazione dell’utente, rimarrai nel top of mind della tua audience. Ma cerca di essere moderato.
Vuoi raggiungere i tuoi clienti combinando il retargeting on differenti canali? CRM Retargeting di MDirector è una piattaforma di retargeting con cui potrai aggiungere un cookie a ogni utente del database per comunicare con lui mentre naviga attraverso diversi canali.
Raggiungi i tuoi utenti attraverso l’email, il mobile, il social e il web. Tutto il tuo marketing gestito da una sola piattaforma. Vuoi attivare MDirector CRM Retargeting?