7 cose da verificare in un A/B test per landing pages
el 31 de Gennaio de 2017
el 31/01/2017
Lanciare un A/B test per landing page è una prova essenziale. Con questo strumento verificherai se tutti gli sfrorzi che hai fatto per la tua campagna di marketing online ne sono valsi la pena. O se invece devi cambiare alcuni elementi in determinati aspetti.
Dopo aver focalizzato le tue conoscenze e aver creato una landing page perfetta è difficile trovare errori. Abbiamo la tendenza a innamorarci delle nostre idee. Cosa che ci spinge a commettere errori.
Di fatto il principale problema è che diamo per assoldato che ciò che piace a noi piacerà anche agli utenti. Ma ognuno segue un determinato comportamento e ha i suoi gusti. E lo avrai verificato nel momento in cui segmenti il tuo database.
Gli A/B test sono ideali per toglierti ogni dubbio e guidarti verso un punto di vista più obiettivo: quello del pubblico. Fare confronti tra i diversi elementi che fanno parte di una strategia di digital marketing è sempre un vantaggio.
E di fatto è il mondo digitale che ti permette di fare queste prove in maniera semplice e efficace. Perché non approfittare di questa opportunità? Con un A/B test per landing pages potrai prendere decisioni basate sui dati e non sulle elucubrazioni.
INDICE DEI CONTENUTI
Passi da compiere prima di lanciare un A/B test per landing page
Una strategia di A/B test continuativa ti permetterà di incrementare la lead generation tra il 20% e il 40%. Stai seguendo le best practices per sfruttare questi aspetti al meglio? O lanci i tuoi confronti cercando, semplicemente, quale delle due opzioni converte di più?
Seguendo questi 7 passi un A/B test per landing pages sarà molto più efficace:
1 – Definisci chiaramente l’obiettivo che vuoi raggiungere
Uno degli errori fatali per la conversione in una strategia di A/B test è non definire un obiettivo dal principio. E anche se può sembrare basico, in molte occasioni non gli si presta la sufficiente attenzione. Non basandosi su un obiettivo coerente il test non porta risultati ottimali.
Quando lanci una di queste prove è possibile che tu decida di valutare solo quale opzione funziona meglio. Ma se vuoi aumentare le conversioni dovrai lavorare sempre in base a obiettivi prefissati.
Puoi scegliere tra diversi obiettivi:
- Potenziare la tua attività sui social
- Attirare leads
- Aumentare il download di un ebook
- Scegliere quali colori migliorano le conversioni
- …
A partire da qui potrai determinare se il tuo test funziona o no
2 – Non giudicare la tua audience
Una best practice per ottimizzare la tua landing page è orientarla verso i gusti del tuo target. Ma non per questo devi dare per assoldato che tutto ciò che pensi piacerà.
Un chiaro esempio è quello che segue. Immagina che la tua landing page sia orientata verso donne tra i 15 e i 40 anni. Per il semplice fatto che siano donne pensi che la pagina di atterraggio possa piacere di più se è rosa? Farai un A/B test per decidere quale tonalità di rosa avrà più successo? Magari le donne amano più il giallo o l’azzurro.
Catalogando il tuo pubblico target e basandoti sui giudizi previ orienterai male le tue campagne. Lascia da parte le tue ‘risposte ideali’ e apri la mente per sapere realmente cosa devi provare e come farlo. Indipendentemente dai dati che hai sul tuo target non c’è nulla di garantito. Sono le prove a darti le risposte.
3 – Determina le variabili
Come sai un A/B test verificherà solo due versioni dello stesso elemento. Ossia, se ciò che vuoi è conoscere quale colore della tua landing attirerà più pubblico devi confrontare due colori. Se ne includi un terzo non saprai quale ha provocato il cambiamento. Per questo prima di lanciare un test devi definire esattamente quali variabili vuoi confrontare.
È importante che il resto degli aspetti sia mantenuto identico. Alcuni degli elementi che migliorati possono portare a un incremento delle conversioni nelle tue landing pages sono:
- Immagini: Oltre a essere interessanti e di ottima qualità devono adattarsi al messaggio che vuoi trasmettere e alla tua immagine corporate. Non includere immagini che non hanno nulla a che fare con i tuoi obiettivi.
- Call to action. Il pulsante della call to action è uno degli elementi fondamentali di qualsiasi campagna di digital marketing. È quello che porterà l’utente a realizzare il processo di acquisto. Ottenere una CTA interessante e che attiri l’attenzione degli utenti è ciò che renderà più efficace un A/B test. Dovrai basarti sui diversi aspetti che formano parte della call to action:
- Il testo
- Il colore
- La dimensione
- Il contenuto. Ci sono diversi tipi di contenuto che possono aiutare le tue campagne a essere più efficaci. A seconda dei tuoi obiettivi e ciò che vuoi trasmettere ti converrà utilizzare uno o l’altro. Diversi A/B test segnalano, ad esempio, che includere recensioni aiuta a migliorare i tassi. Puoi fare confronti tra:
- Titoli
- Sottotitoli
- Testi
- Link
- Il colore. Scegliere un colore o un altro può fare in modo che tu raggiunga i tuoi obiettivi o che la campagna non funzioni. L’esempio più evidente è il colore dei pulsanti della call to action. Ma influisce anche il colore del font, il fondo o le risorse grafiche che usi.
- L’orario di invio.
4 – Lavora sui tuoi dati
Se cerchi di incrementare le conversioni devi partire da ciò che hai. Di fatto ti risulterà molto più facile lanciare un test sapendo quali sono i punti della tua landing page che funzionano peggio. Per questo analizza in profondità i dati che ti offrono gli strumenti come Google Analytics.
Ma se la tua landing è nuova? Non avrai nessun indicatore riguardo a cosa ha funzionato altre volte. Per questo la scelta migliore è fare un A/B test in maniera continuativa, studiando tutte le variabili che vuoi testare.
5 – Decidi quali indicatori userai per misurare i risultati
Una volta che conosci quali sono le variabili che proverai nei tuoi A/B test dovrai determinare quali indicatori misureranno i risultati. Solo così potrai prendere decisioni.
I principali KPIs di digital marketing su cui puoi lavorare sono:
- Pagine viste.
- Visitatori unici.
- Tempo di permanenza.
- Form compilati.
- Pagine per visite.
- Cost per lead.
- Commenti.
- Nuovi lead generati.
- Costo di produzione.
- Benefici.
6 – Fissa un calendario
Uno dei vantaggi del disporre di un calendario di A/B test è che potrai effettuare prove di ogni elemento separato. Ossia, dato che con ogni test potrai analizzare un elemento, mediante un calendario potrai provare tutti gli elementi su cui hai dubbi. Così ordinerai i risultati e saprai quando fare ogni prova.
Per stabilire un calendario efficace di confronti è importante considerare alcuni passi:
- Dividi le tue azioni di marketing online per gestirle in maniera separata.
- Ordina gli elementi che intervengono nelle azioni e su cui vuoi lavorare.
- Identifica gli elementi che generano più conversione.
- Identifica le possibili aree problematiche.
- Classifica le prove in base all’impoatto potenziale con metriche determinate, l’importanza di ogni metrica e l’investimento necessario per effettuare le modifiche.
- Decidi quanti A/B test puoi fare ogni mese.
- Segnati gli obiettivi di ogni confronto e i relativi indicatori.
- Stabilisci le ipotesi da validare on ogni A/B test. In questo modo avrai chiaro cosa vuoi ottenere.
- Confronta i risultati considerando tutti i test effettuati.
7 – Lancia il tuo A/B test per landing pages
Infine arriva il momento di lanciare il tuo A/B test per landing pages, per cui devi considerare tre aspetti fondamentali:
- Non dimenticarti che ogni test confronta una variabile. È l’unico modo per ottenere risultati efficaci che ti aiutino a migliorare.
- Lavora sugli orari. Ossia, lancia il tuo test nel momento in cui gli utenti sono disposti ad aiutarti.
- Sii paziente quando raccogli i dati. Hai lanciato un test per ottenere risultati. Ma serve tempo. Non essere precipitoso. Otterrai migliori risultati se aspetti che passino alcuni giorni dal lancio.
Lo strumento Landing Optimizer di MDirector è stato creato per semplificare il processo degli A/B test per landing pages. Con MDirector è più semplice creare un numero infinito di landing pages con diversi sfondi, dimensioni dei pulsanti, titoli, colori dei pulsanti e metterli a confronto.
Così capirai quando la tua pagina di atterraggio converte meglio e quali elementi hanno migliorato i risultati. Landing Optimizer misura in maniera automatica i tassi di conversione di ogni versione di landing page. E ridirigi il traffico verso ogni pagina in funzione della percentuale selezionata.
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