8 esempi di email automatizzate per recuperare carrelli abbandonati
el 09 de Maggio de 2018
el 09/05/2018
Le mail automatizzate di recupero carrelli abbandonati sono state una delle migliori scoperte per migliorare le vendite e non perdere nessuna opportunità.
Risulta frustrante osservare un utente che riempie un carrello sul tuo sito web e vedere che se ne va con le mani vuote. Di fatto questa situazione genera molte insicurezze.
Cos’è successo? Perché l’utente ha deciso di non finalizzare l’acquisto? Si sarà spaventato nella fase di pagamento? Sarà complicato completare il processo? Sarà mancato qualcosa nella versione mobile? Il sito è intuitivo? È stato creato per migliorare l’esperienza dell’utente?
Secondo Statista, il 69,53% dei consumatori abbandona il carrello.
E questo numero cresce a seconda del settore in cui ti trovi. Di fatto, più alto è il prezzo, più informazioni sull’azienda richiede il cliente prima di comprare.
Dal canto suo Blue Core ha scoperto che quasi il 40,32% delle mail automatizzate di recupero carrelli vengono aperte. E il 10,09% riceve un click mentre il 2,05% genera conversioni.
Per questo una delle prime regole consiste nel fatto che se i clienti mettono qualcosa nel carrello e poi se ne vanno, devi metterti in contatto con loro assolutamente.
Le mail automatizzate di recupero carrelli abbandonati è uno degli sforzi più importanti che ci siano. Mentre altre mail possono funzionare, queste sono al primo posto.
INDICE DEI CONTENUTI
Email automatizzate di recupero carrelli abbandonati
Le mail automatizzate di carrelli abbandonati servono per ricordare a un cliente perché si è innamorato di un prodotto dato che pochi comprano a prima vista su un sito.
L’aspetto più interessante per realizzare tutto questo processo è fare un workflow potente dove si automatizza la strategia di email marketing.
Per un responsabile marketing intelligente, un flusso di lavoro di automatizzazione di marketing è uno strumento potente. È l’opportunità perfetta per rafforzare, tra le altre cose, la tua segmentazione di leads. Inoltre ti permetterà di risparmiare tempo, aumentare la previsione dei tuoi risultati e sfruttare al meglio ciò che funziona per il tuo brand.
L’aspetto migliore dell’automatizzazione del marketing attraverso un workflow è che puoi segmentare i tuoi clienti in funzione dei diversi articoli. In questo modo migliorerai l’imbuto di conversione e genererai le conversioni che ti aspettavi.
Come? Lasciati ispirare!
1 – Guess
Attenzione a questo dato. Il 40% degli utenti dei dispositivi mobile dice che spenderà più denaro con un brand se riceve un coupon personalizzato.
Gli sconti e le offerte speciali attirano sempre l’interesse degli utenti e li incitano a agire più rapidamente. Per questo l’esempio di guess è una delle mail automatizzate di recupero carrelli abbandonati su cui basarsi.
Come vedi si utilizza l’invio gratuito e il reso gratuito come esca. Inoltre si offre un codice che serve per fidelizzare l’utente, facendolo sentire speciale.
Qualcosa che dovresti sapere utilizzando codici è che la misurazione della campagna carrelli abbandonati sarà più efficace e semplice.
2.- Madewell
Le mail automatizzate di recupero carrelli abbandonati come questo esempio, sono ideali per far emergere diversi elementi.
In primo luogo il brand ha giocato un ruolo importante che invoglia il destinatario a cercare il prodotto, come farebbe un amico nel camerino di un negozio.
Sotto il titolo “Hai buon gusto, Alyssa”, si gioca con la personalizzazione del messaggio e trasforma l’email in un elemento amichevole.
Dall’altro lato, ogni articolo ha il suo pulsante “Compra ora” per evitare le complicazioni nella navigazione.
Infine il fatto di animare l’utente a utilizzare la lista dei desideri è un gesto intelligente. Dato che in questo modo raccoglierai informazioni di valore sui gusti degli utenti e potrai lanciare messaggi personalizzati successivamente.
3.- J. Crew
Gli utenti dimenticano spesso i loro carrelli. Per questo, email automatizzate di recupero carrelli come quelle di J.Crew, che formulano una domanda, sono assolutamente efficaci.
“Vai al carrello ora” è un consiglio immediato. Nel caso in cui il cliente avesse scordato l’acquisto, può andare a controllare il carrello. Non è necessario fare sforzi aggiuntivi in questo caso.
Dall’altro lato nella parte inferiore delle mail si utilizzano 3 CTAs:
- Comprare i nuovi prodotti.
- Vedere cosa si acquista in autunno.
- Negozi preferiti.
Sai come sfruttare al meglio questa tecnica?
Anche se il cliente non compra nulla, potrai conoscerlo. Nel caso in cui segua la moda, per esempio, potrà vedere i nuovi arrivi o ciò che si vende nella stagione.
4.- Puma
Puma, in questo caso, ha scelto di lanciare un messaggio di remind sin dal subject: “Remind: c’è qualcosa nel tuo carrello”. In questo modo l’utente sa già cosa troverà nella mail prima di aprirla.
Un’altra delle tecniche persuasive che usa il brand, oltre all’invio gratuito, è il senso di urgenza. Mette una data limita per terminare gli acquisti.
5.- Warehouse
Warehouse gioca con un’altra delle tecniche persuasive più potenti: la paura. Di fatto sottolinea che sono già passati diversi giorni dalla visita sul sito dell’utente. Ciò genera una sensazione di urgenza.
La personalizzazione è un elemento fondamentale in questo elemento. Si utilizza un saluto con il nome del destinatario e si specifica il giorno dell’abbandono del carrello.
L’email è divisa in 3 parti.
- Richiamare l’attenzione con l’immagine della modella e la segnalazione di agire rapidamente.
- Il prodotto dimenticato con il suo prezzo
- Cross Selling
6 – Asics
Asics in una delle sue mail automatizzate di recupero carrelli abbandonati ha dato per scontato che l’utente fosse indeciso. E ha basato l’email su questa idea.
Per questo, per facilitare la decisione all’utente, lo invoglia a vedere gli articoli più venduti. E anche se può sembrare una mail poco commerciale, il brand menziona l’invio gratuito due volte.
7.- Jack Wills
Jack Wills fa uso di un tono di voce comprensivo, dicendo che capisce che la vita dell’utente possa essere agitata e che è logico che abbia abbandonato il carrello.
Inoltre, dopo il totale dell’ordine c’è un messaggio che dice che Luke può ottenere la consegna gratuita.
Del resto questa mail gioca anche con il cross selling invitando l’utente a conoscere articoli che possano interessargli. In questo modo, nel caso in cui l’utente non acquisti gli articoli dimenticati, ci sono più possibilità che effettui un altro acquisto di prodotti collegati.
Infine, qualcosa di molto comune nel recupero carrelli è trovare diversi sconti. In questo caso si offre il 50%, cosa che può convincere Luke a comprare.
8.- Pandora
Infine, ci sono email automatizzate di recupero carrelli che scommettono su un focus amichevole. Come il remind che utilizza Pandora.
Anche se si fa anche uso della persuasione e del senso di urgenza per scatenare le emozioni. Ossia, al posto di dire che il cliente non potrà comprare il prodotto più avanti, si segnala che il prodotto è in serbo per lui. Ma ovviamente non per sempre.
Inoltre, Pandora utilizza quattro pulsanti che portano l’utente al sito:
- Incanti.
- Bracciali
- Torna alla home
- Continua gli acquisti
Questo metodo aiuta l’utente a navigare facilmente per la landing page corretta. Di fatto il processo continuo aumenta la possibilità di ottenere una conversione.
Il brand segnala che lo stock non è prenotato fino al pagamento. Cosa che aiuta a evitare mancanze e lamentele che possano sorgere successivamente.
Sotto il carrello inoltre si includono altre due call to action. E nella parte inferiore della mail, i destinatari hanno la possibilità di accedere a un altro menu. Di fatto, nel caso in cui si costruisca una community, gli utenti possono anche usare lo spazio per invitare altri clienti a unirsi.
Automatizzare le mail con questo tipo di azioni ti aiuterà a costruire un’identità di brand più forte davanti agli utenti e alla concorrenza.
Come vedi adottare una strategia per automatizzare email è più che necessario. Per questo motovo, in MDirector abbiamo creato uno strumento con cui potrai creare questo tipo di invii e approfittare al massimo della tua strategia di email marketing.
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