Come sviluppare una buona strategia con i microinfluencers?
Scegliere una strategia con i microinfluencers è una scelta sempre più comune tra i brand. Soprattutto per la credibilità che trasmettono alla loro audience, un aspetto sempre meno usuale tra i top influencers.
Se dovessi scegliere tra ottenere visibilità o aumentare le conversioni, cosa preferiresti? La cosa più logica è pensare che una cosa tira l’altra. Ma per quanto riguarda gli influencers non deve essere per forza così. I microinfluencers hanno guadagnato molto spazio negli ultimi tempi.
Anche se esistono diversi motivi per creare una strategia con i microinfluencers, possiamo dire che la capacità di generare credibilità è il valore più importante di tutti. Una volta ottenuta la fiducia, il resto dei vantaggi viene di conseguenza.
Come sai, stringere relazioni con i clienti e fidelizzarli è complicato. Richiede tempo, lavoro e azioni che rendano chiaro al tuo utente che lo stai ponendo al centro dell’attenzione.
Fino ad oggi tutti questi compini erano legati ad un’unica figura: quella dell’influencer. Ovviamente trovare l’influencer ideale per il tuo brand è cosa complicata. E molti scelgono il meno caro o quello che offre più visibilità. Senza considerare la connessione che può esserci tra il brand e la persona.
Ossia, vengono dimenticate questioni come il fatto che non tutti si adattano ad ogni brand. Cosa che è determinante per generare fiducia nell’audience.
INDICE DEI CONTENUTI
Come creare una strategia con microinfluencers?
1.- Definisci il profilo del tuo pubblico target
Ogni secondo, condividiamo in internet 72 ore di video, si generano 1,8 milioni di likes su Facebook e si effettuano 2 milioni di ricerche su internet, si pubblicano 347 post attraverso WordPress…e tutto ciò accade senza che ce ne rendiamo conto.
È per questo che hai bisogno di un microinfluencer che si allontani dalla pubblicità di massa e commerciale. E per questo devi avere chiaro com’è il tuo pubblico target, che gusti ha, com’è la sua personalità e con che tipo di persona potrebbe andare d’accordo.
2.- Scegli il microinfluencer
Molti brand scommettono si una strategia con i microinfluencers perché è più economico. Ma, oltre al prezzo, è importante che la persona sia adatta al tuo brand. E per questo devi utilizzare alcuni metodi per trovare il miglior influencer per il tuo brand.
Tra di essi ti consigliamo di analizzare previamente la sua ripercussione, com’è il suo carattere, che contenuti condivide, se interagisce con i followers, ecc.
3.- Scegli in quali canali essere presente e pianifica le sue azioni sui social
Anche se puoi avere la sensazione che la maggior parte delle piattaforme social siano uguali, ognuna ha benefici differenti. A seconda di dove si muove il tuo pubblico target dovrai orientare la tua strategia con i microinfluencers.
Ovviamente, il boom di queste figure si sta vivendo su Instagram, anche se puoi spostare la tua strategia su altri canali.
Inoltre, come quando pianifichi le altre strategie di marketing, anche quella legata ai social media richiede gestione e organizzazione. E deve essere legata alla gestione dei contenuti.
4.- Content is king
Molto legato al punto anteriore c’è il fatto che il contenuto è alla base di tutto. Per questo l’ideale è mantenersi aggiornati con le tendenze dell’influencer marketing che nascono. Anche perché si ripercuotono sulla tua strategia con i microinfluencers.
I contenuti video sono ancora essenziali per generare engagement. Quindi Instagram Stories e Facebook Stories sono due dei protagonisti delle nuove tendenze dell’influencer marketing. Sai perché questa è una delle tendenze più potenti? perché come assicurano i dati di LaunchMetrics, il contenuto è vitale per creare connessioni emozionali con il pubblico.
5.-Analizza costantemente come risponde la tua audience
Analizzare come risponde la tua audience alle azioni che compi è essenziale per fare in modo che la tua strategia con microinfluencers sia efficace. Questo punto ti aiuterà a non sbagliare e a cambiare le cose nel momento ideale.
Inoltre, questa strategia ti aiuterà a sapere cosa piace e a potenziare questi aspetti per ottenere una campagna di successo.
6.- Fidelizza generando esperienze uniche
Molte volte il grande errore che commettono i brand è non avere definito chiaramente un obiettivo per le diverse azioni. E anche se in un primo momento questo punto può sembrare poco importante, nel momento in cui ci sono risultati negativi, si genera il caos.
La principale azione che un brand deve sviluppare in una strategia con microinfluencers deve essere orientata alla fidelizzazione. E farlo condividendo esperienze uniche è il modo migliore. Solo così si genera l’attenzione del cliente finale e si resta nel suo top of mind.
Il valore dei microinfluencers
Lo studio di Experticity sui microinfluencers, mostrato nell’infografica anteriore evidenzia alcuni punti chiave che i brand non gestiscono ancora adeguatamente. Tra tutti i dati emergono i seguenti:
- Risulta “molto probabile” che l’82% degli utenti segua i consigli di un microinfluencer.
- I micro influencers ottengono un 22% in più di conversioni.
- I micro influeners che hanno tra i 1000 e i 4000 followers ricevono un 4,5% di partecipazione in più nelle loro pubblicazioni.
Quindi esistono diversi motivi per cui scommettere su queste figure.
1.- I microinfluencers hanno il miglior tasso di engagement
Markerly ha studiato l’engagement di Instagram e ha trovato una tendenza abbastanza consolidata. Man mano che il numero di followers di una persona influente aumenta, diminuisce il numero di commenti.
Quindi partendo da questo presupposto lo studio segnala quanto segue:
- Gli utenti di Instagram con meno di 1000 followers generano likes per un 8% del tempo.
- Quelli che oscillano tra i 1000 e i 10000 followers hanno un tasso di likes del 4%.
- Quelli che hanno una audience che va dai 10000 ai 100000 followers hanno un tasso di likes del 2,4%.
- Infine quelli che hanno un milione difollowers solo l’1,7%.
Non ti dà da pensare? Markerly consiglia ai brand che cercano microinfluencers su Instagram, di verificare che non abbiano più di 10.000 followers affinché la strategia sia efficace.
Inoltre, come puoi vedere nell’infografica precedente di Experticity queste figure hanno un 22,2% in più di conversazioni rispetto agli altri utenti di Instagram. E ciò accade perché amano ciò che fanno e conoscono l’area in cui si muovono.
2.- Il pubblico è più segmentato
Markerly segnala anche che i microinfluencers hanno una base di followers più specifica rispetto agli influencers più importanti. E c’è una logica.
Se un brand di abbigliamento si associa a una celebrity del calibro del clan Kardashian con milioni di followers su Instagram, probabilmente suppone che la risonanza sia incredibile. Ma i followers hanno tutti gli stessi gusti? A tutti interessano le stesse cose?
Invece se il brand di abbigliamento lavora con 100 microinfluencers che hanno 1000 followers ciascuno, la risonanza è più ridotta ma efficace.
Senza andare oltre, le sorelle Kardashian hanno collaborato con un brand di bevande per la dieta su Instagram e hanno ottenuto diverse conversioni. Ma allo stesso tempo è stata utilizzata una strategia con microinfluencers che ha raggiunto tassi di conversione ancora migliori.
3.- Ovviamente rendono di più
I punti chiave per definire un prezzo con gli influencers sono legati ai diversi tassi e al numero di followers. Ecco alcune cifre tipiche del mercato:
- Fino a 5000 followers (con un tasso di interazione alto): tra i 100 e i 150 euro.
- Tra i 15000e i 50000 followers: tra i 300 e i 400 euro.
- Oltre i 100000 followers: a partire da 1000 euro.
Quindi, la cosa più comune è che un brand lavori con diversi microinfluencers per massimizzare il risultato. Ma anche lavorare con 100 microinfluencers costerebbe meno di una sola celebrity su Instagram.
Inoltre, i microinfluencers con meno followers possono essere ricompensati con prodotti gratis.
4.- Sono caratterizzati dall’autenticità
Gli utenti di Instagram con pochi followers probabilmente pubblicano contenuti propri, rispondono ai commenti e si comportano in maniera autentica rispetto a una celebrity.
Bisogna sottolineare che Instagram di recente ha modificato il proprio algoritmo. Ora i post di profili che gli utenti seguono e che ottengono diverse interazioni vengono mostrati prima nei feeds. Quindi, è un altro chiaro esempio del fatto che il contenuto di qualità prevale. Soprattutto per quelli che pensano che la quantità può dare migliori risultati.
In questo modo un microinfluencer ha il doppio delle possibilità di farsi vedere nel feed e di ottenere più riscontro.
Ovviamente, anche se abbiamo parlato solo di Instagram ciò non significa che i microinfluencers non si muovano anche su altre piattaforme. Ma è lì che hanno cominciato e stanno vivendo il loro boom.
La cosa interessante di pianificare strategie con microinfluencers è raggiungere l’audience in maniera individuale. E quindi in ogni canale in cui decidi di proporre il tuo brand. Per questo è fondamentale che le tue strategie di marketing digitale siano Cross Channel, un aspetto che rende imprescindibile l’utilizzo di una piattaforma che ti permetta di riunire il tuo marketing digitale in un solo spazio.
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