Come usare l’email marketing nelle campagne di inbound marketing
L’email marketing nelle campagne di inbound è uno degli elementi principali. La mail è ancora uno dei migliori canali per spingere il ritorno dell’investimento nel marketing. Per questo non sorprende che gli specialisti di marketing di tutto il mondo continuino a inviare milioni di mail ogni giorno.
Ovviamente in alcune campagne di inbound marketing il puro obiettivo di generare conversioni sporca l’obiettivo principale di questa tecnica basata sull’utente.
INDICE DEI CONTENUTI
Come introdurre l’email marketing nelle campagne inbound
I brand che hanno ottenuto con l’email marketing nelle campagne inbound di creare un canale diretto con gli utenti, hanno migliori risultati. Non importa che tu stia creando una campagna per ottenere leads, migliorare la relazione con l’audience o fidelizzare i clienti.
L’email marketing è ancora uno strumento potente nelle strategie di inbound marketing.
1 – Essere utile
Il primo obiettivo dell’email marketing nelle campagne inbound è effettuare invii utili. Anche se i tuoi contatti sono persone interessate al prodotto o servizio non sono disposte ad ascoltarti 24 ore algiorno.
Fai in modo che l’obiettivo della tua campagna sia aiutare l’audience a risolvere i problemi quotidiani. In definitiva rispondere alle necessità.
Per questo la prima cosa da fare è ridurre l’autopromozione. Solo così vedrai una risposta migliore da parte degli utenti. Se hai notizie davvero interessanti sui tuoi prodotti o servizi fai un invio per raccontarlo. Ma non annoiare gli utenti con messaggi che non interessano.
[bannerHeroIT]Se l’unica cosa che fai è bombardare di mail che informano sulle ultime promozioni dei tuoi prodotti e chiedi di acquistare, gli utenti ti manderanno nella cartella spam o si cancelleranno.
Dovresti prima cercare di combinare questo tipo di mail con contenuti utili, consigli e notizie interessanti. Molti consumatori considerano che la maggior parte delle mail di marketing che ricevono non includano contenuti utili.
[bannerHeroIT]2 – Qual è l’obiettivo della tua mail?
Tutte le mail che invii ai tuoi contatti non solo dovrebbero essere utili ma avere un obiettivo concreto. Questo obiettivo deve essere chiaro nel contenuto di ogni mail che invii. Crea la tua mail perché sia chiaro cosa vuoi che facciano i tuoi utenti quando la leggano:
- Vuoi che visitino la tua pagina di contatto per inviare una richiesta?
- Vuoi che inoltrino la mail agli amici?
- O vuoi che visitino le tue pagine social?
- Il tuo obiettivo è la vendita tramite uno sconto?
Fai in modo che sia facile per le persone che ricevono la tua mail ‘cadere nella tua rete’. Crea una call to action affinché gli utenti possano effettuare questa azione senza problemi.
3 – Segmenta l’audience
La base dell’email marketing nelle campagne inbound è la segmentazione dell’audience. Un database segmentato è garanzia di successo. Il bello della segmentazione dell’audience è la capacità di offrire informazioni di valore sui contatti.
In pratica ti aiuta a creare messaggi di marketing efficaci. Messaggi che rispondano alle necessità e spfide specifiche di ogni utente. Non inviare in forma massiva una mail a tutto il tuo database. Fallo solo se sei sicuro che il contenuto sia di interesse per tutti. Per esempio può essere un’informazione generale sul tuo brand.
Segmenta i tuoi contatti per persona, il tipo di utente, tappa del ciclo di acquisto, engagement con il brand, ecc. per questo devi usare l’informazione che hai raccolto nel tempo. Da qui la necessità di avere un database pulito e aggiornato.
Analizza i tuoi dati per capire dove si trovano i tuoi contatti nel funnel di conversione. È uno dei modi efficaci per segmentare il database anche se non è l’unico. Si tratta di trovare il modo per creare un impatto che acceleri il processo di acquisto ma sempre in maniera coerente.
4 – Personalizza il tuo messaggio
Un report di Realities of Online Personalization di Econsultancy ha scoperto che il 74% degli specialisti in marketing dicono che la personalizzazione aumenta la partecipazione del cliente. Con tutte le aziende che si sforzano per offrire un’esperienza personalizzata in tutti i canali digitali, solo il 5% delle aziende personalizza la propria comunicazione via mail.
Con lo strumento di automatizzazione di marketing corretto, la personalizzazione delle mail non deve essere complicata. La personalizzazione va oltre comunicare con i contatti tramite il nome nelle mail.
È importante assicurarsi che il contenuto delle tue mail sia rilevante per la persona che lo riceve e che abbia a che fare con le sue necessità. Puoi usare dati sui contatti per determinare l’ora ottimale di invio. Il giorno migliore della settimana o il tipo di contenuto che preferisce.
La personalizzazione delle mail nelle campagne di inbound non solo ha a che fare con l’uso corretto dei contatti. Puoi fare in modo che la mail sia più personale inviandola dall’indirizzo di un membro del team aziendale.
Puoi anche inserire un registro personale e offrire informazioni di contatto facendo in modo che una persona reale nell’organizzazione aiuti a gestire l’email marketing in maniera personalizzata.
5 – Verifica il contenuto delle mail
Non devi solo verificare l’ortografia e la punteggiatura. Devi anche essere convincente con il contenuto che invii nelle tue mail.
Ogni riga che scriva ha il suo senso e il suo proposito. E questo proposito è legato al lettore. Devi fare in modo che effettui un’azione dopo aver letto la tua mail.
La verità è che è davvero difficile correggere qualcosa che tu stesso hai scritto. L’obiettività in questo tipo di compiti non è facile. Ed è ancora più complicato se si tratta di un contenuto corto come il corpo di una mail.
Termini leggendo e tornando a leggere e riformulare una frase. E alla fine ti distrai dall’obiettivo della mail. In questo caso è consigliabile che sia un collega a revisionare la mail.
Quando cerchi di raggiungere un gruppo di persone con un solo messaggio è importante che il messaggio sia verificato. Da qui la necessità di fare A/B test. Ovviamente quando non c’è tempo, questo trucco ti più aiutare.
6 – Un subject breve
A questo punto può sembrare ripetitivo dire che l’apertura delle mail è direttamente legata al subject e al testo che si legge nell’anteprima delle mail. I subject delle mail sono quelli che determinano il tasso di apertura di una campagna.
Ma esistono altri fattori che hanno a che fare con il tasso di apertura. Per esempio se il destinatario riconosce il nome del mittente o se la mail è stata inviata nel momento adeguato e non è finita in spam.
Anche così il subject continua a essere essenziale affinché le mail vengano aperte. Usa questo spazio per far nascere emozioni negli utenti. Crea un subject corto ma impattante. La cosa migliore è che il subject abbia meno di 30 caratteri.
Una delle tattiche più utilizzate dagli specialisti di marketing è creare un subject di email in forma di domanda. Un altro modo per avere un impatto positivo nel tuo subject è creare un senso di urgenza. Indipendentemente dal modo in cui lo fai cerca di non passare inosservato.
[bannerHeroIT]7 – Fai prove prima di inviare
Un altro elemento chiave dell’email marketing nelle campagne di inbound è la costante valutazione delle tue azioni. Fai prove inviando la mail test per avere un’anteprima. Provala su diversi dispositivi.
Verifica se ci sono problemi di allineamento del testo come vedi nell’immagine e che tutti i links siano funzionanti. Tutto deve essere verificato.
Inviare mail che siano mobile friendly è una necessità al giorno d’oggi. Non c’è nulla di peggio che aprire una mail via smartphone e vedere solo l’angolo superiore. Assicurati che la tua mail sia responsive. Verifica com’è l’anteprima via mobile.
8 – Non avere paura di sperimentare
Se vuoi vedere risultati incredibili in ogni campagna di email marketing che invii dovrai cercare di proporre cose nuove. Dai uno sguardo alle tue statistiche. Analizza i risultati e fai brainstorming con il tuo team affinché le cose funzionino meglio.
Sperimenta la grafica, il contenuto, il formato, il tempo, le promozioni, ecc. non avere paura di fare qualcosa che di solito non si fa. Non c’è modo di sapere se si tratta di una buona idea finché non la provi.
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