Email marketing per recuperare carrelli abbandonati
La maggior parte dei negozi online concentra i propri sforzi nella captazione di traffico sufficiente al quale offrire i prodotti disponibili, tralasciando alcuni aspetti cruciali per il successo di un ecommerce. Tra questi quello che si conosce come “cart abandonment”, ovvero, quando un utente sceglie una serie di prodotti che inserisce nel carrello degli acquisti che poi abbandona all’ultimo momento. Curiosamente, la maggior parte degli studi dice che più di un terzo degli utenti abbandona il suo carrelli, una cifra da brividi alla quale si può far fronte, in qualche modo, solo con un buon utilizzo dell’email marketing. Di fatto, con una adeguata strategia è probabile che possiamo recuperare un buona percentuale di carrelli abbandonati. Anche se per far ciò è fondamentale possedere almeno una minima informazione su questi utenti, come l’indirizzo email, che ci permetterà non solo di contattarli per cambiare la situazione o, quanto meno, identificare possibili barriere che non l’hanno fatto arrivare fino alla fine, ma anche a conoscere meglio i nostri clienti: i loro gusti, i prodotti ai quali sono maggiormente interessati… Per riuscirci possiamo optare per una campagna formata da tre invii, non dobbiamo esagerare per evitare di essere considerati spam. Se un utente non interagisce con queste comunicazioni possiamo considerare che non abbia nessun interesse nel continuare:
- Lanciare una prima email prima che passino 60 minuti dall’abbandono del carrello fa in modo che la percentuale di recupero aumenti in modo significativo. Questa comunicazione deve concentrarsi nel fornire gli aiuti necessari perchè venga completato l’acquisto. In questa email conviene chiedere al cliente se ha qualche dubbio rispetto ai prodotti che ha inserito nel carrello e che non ha comprato o se ha bisogno d’aiuto per completare l’operazione.
- Una seconda email deve indicare all’utente che i prodotti selezionati rimarranno a sua disposizione fino ad una data determinata. Possiamo dargli informazioni sullo stock di questo prodotto o, addirittura, offrirgli altre opzioni che potrebbero interessargli.L’ideale è che questo secondo invio venga lanciato prima che passi una settimana dall’abbandono del carrello.
- Infine, se fosse necessario, si potrebbe inviare una terza comunicazione che includa qualche offerta per stimolare la conversione. E’ importante anche informare l’utente sul fatto che verranno ritirati dal carrello i prodotti che ha scelto. Questo terzo e ultimo contatto dovrà realizzarsi prima che finisca il mese.