Glossario definitivo sulla delivery

Por MDirector
9 mins

Avere un glossario definitivo sulla delivery non è mai di troppo. Soprattutto quando si lavora nell’email marketing e sorgono questioni che non sempre sono facili da risolvere. Di fatto, in molti casi le cose si complicano semplicemente per mancata conoscenza. Ti muovi bene in questo campo?

Una delle principali preoccupazioni dei brand che lavorano con le campagne di email marketing è la deliverability delle mail. Alcune arrivano come spam e altre nemmeno arrivano. Ed è importante capire i motivi per cui queste cose succedono.

Il 49,7% delle mail che vengono inviate finisce il spam. È un dato in diminuzione ma è ancora molto elevato.

Per evitarlo e attivare le best practice dell’email marketing è necessario conoscere a fondo il glossario definitivo sulla delivery. Soprattutto per saper distinguere tra hard bounce e soft bounce o conoscere le misure di sicurezza e il funzionamento dei filtri anti spam.

Il tasso dei messaggi consegnati

A grandi linee, delivery significa consegna. È l’indicatore che si utilizza per conteggiare la quantità di messaggi inviati che arrivano nella posta in entrata dei destinatari.

Tutto ciò che è legato al tema ha come obiettivo alzare i tassi di consegna. E come conseguenza i tassi di apertura e conversione. Ma per fare il primo passo è vitale fare in modo che l’invio venga effettuato a utenti che hanno dato il loro consenso a essere contattati.

Al contrario, il software di sicurezza potrebbe segnalarti come spam, includerti in una black list e perdere tutto il lavoro fatto.

Prendi nota del glossario definitivo sulla delivery

1.- Autenticazione

L’autenticazione fa riferimento al processo di verifica dell’identità digitale del mittente di un messaggio. Nell’email marketing in concreto, questa autenticazione può essere fatta in tre modi:

  1. SPF o Sender Policy Framework. È il protocollo di autenticazione di mail che permette al proprietario di un dominio di specificare quali server mail utilizzare per inviare messaggi da questo dominio.
  2. DKIM. Si tratta del protocollo che permette a un’organizzazione di assumere la responsabilità di trasmettere messaggi. In questo modo l’autenticazione delle mail potrà essere verificata dal fornitore del servizio.
  3. DMARC o Domain based Message Authentication, Reportingi & Conformance. L’autenticazione, la notifica e la conformità dei messaggi basati sui domini (DMARC) è un protocollo di autenticazione di mail che garantisce che la posta elettronica sia autenticata correttamente in modo che l’attività fraudolenta sia sotto controllo.

Questi termini sono vitali nel glossario definitivo sulla delivery. Senza una previa autenticazione del tuo dominio non puoi fare nulla con l’email marketing. Quindi è necessario un passo previo per tutto il processo.

2.- Blacklist

Sono le liste degli indirizzi IP che sono stati catalogati come potenzialmente pericolosi. O in altre parole come spam. Esistono diversi tipi di black list.

  1. Quelle pubbliche sono quelle che vengono messe a disposizione degli utenti da servizi gratuiti e a pagamento. Ci sono centinaia di liste nere pubblicate e molto note.
  2. Black list private.
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3.- Blocco

Molti fornitori di posta elettronica bloccano indirizzi IP o domini che sono segnalati come spam. Possono anche essere virus o contenere contenuti che infrangono la politica delle mail o dei filtri anti spam.

Se ti chiedi il motivo per cui le tue mail non raggiungono i destinatari, magari dovresti verificare questi elementi. E soprattutto applicare le best practices per non finire nel lato oscuro.

4.- Bounce rate o percentuale di rimbalzo

Una mail rimbalzata è l’opposto di una mail consegnata. Quindi la percentuale di rimbalzo fa riferimento alle mail che non sono state consegnate per qualche motivo.

Nel glossario definitivo sulla delivery ti consigliamo di prestare attenzione a tutti i concetti:

  1. Soft bounce. Indica che la mail non è stata consegnata al destinatario per un problema che potrebbe essere risolto in futuro. Alcuni degli esempi che provocano un soft bounce possono essere la casella piena o il server non disponibile nel momento dell’invio.
  2. Hard bounce. Segnala che queste mail non possono essere consegnate. Le cause solitamente riguardano il fatto che la mail non è corretta o non esiste o che il server è scomparso. Evidentemente le mail che compaiono nei report di hard bounce devono essere analizzate e corrette. O eliminate.

5.- Bulk Folder

O in altre parole, le cartelle massive. Come puoi immaginare, nel glossario definitivo sulla delivery una cartella di questo tipo fa riferimento alle mail spazzatura.

6.- Certificazione o whitelist

Anche nota come ‘whitelisting’, la certificazione è un processo di accreditamento di mittenti positivi. Si applica con l’obiettivo di raggiungere la posta in entrata.

Quindi, non si tratta solo del fatto che il messaggio sia consegnato ma che queste mail passino i filtri per ottimizzare i risultati.

7.- Click-Through Rate

Il CTR è una delle metriche basilari per valutare il rendimento di una campagna in qualsiasi canale di digital marketing. Più è alta la percentuale di clicks che si ottengono più alta sarà la probabilità di generare più entrate.

8.- Click-to-Open-Rate

Click-to-open è la migliore e più precisa metrica basata sui clicks. E fornisce informazioni valide sull’efficacia del contenuto e sulla grafica delle tue mail.

9.- Commercial Message o messaggio commerciale

È importante includere questo concetto nel glossario definitivo sulla delivery perché può aver a che fare con la consegna dei messaggi. Si tratta di mail che promuovono prodotti o servizi commerciali, includendo contenuti di un sito gestito per fini professionali.

Questo tipo di messaggi deve sempre includere il link di disiscrizione

10.- Complaint Rate

Lo puoi calcolare dividendo il numero di segnalazioni spam per il numero delle mail consegnate. I destinatari delle mail possono ‘lamentarsi’ con il pulsante ‘spam’.

Le lamentele sono un forte indicatore e questa metrica è utile per identificare modelli e fonti di malcontento. Ti aiuterà a rilevare cosa può migliorare la delivery.

11.- Contenuto

Il contenuto è un fattore critico per il processo di filtraggio. E di conseguenza per la consegna delle mail. Per evitare di cadere in spam è essenziale cominciare a creare una propria lista, segmentarla e inviare contenuti personalizzati.

Le tecnologie che analizzano i contenuti osservano tutte le tue mail. Dai titoli ai subject, dai codici all’HTML, ai colori del testo, le URL, la relazione tra testo e immagine, la lingua, gli allegati, ecc.

12.- Content Filters

Sono filtri che bloccano le mail basandosi su testi, parole, frasi o informazioni contenute nelle mail. L’obiettivo è identificare la mail non desiderata inviandola in spam.

13.- Delivery Rate

Si calcola dividendo il volume delle mail consegnate per il volume delle mail inviate. Considera che ‘consegnate’ non significa necessariamente che la tua mail arrivi nella posta in entrata. Sono quelle che non sono state rifiutate o rimbalzate.

14.- Dominio

Nome registrato da un’organizzazione su Internet. Per esempio MDirector.com

15.- Double Opt-in y Single Opt-in

Il single opt-in è il sistema più comune. Per avviare una strategia di email marketing è necessario avere un database di qualità che sia opt-in. Ossia, tutte le persone che sono nella lista hanno accettato di ricevere email dalla tua attività.

La tecnica del double opt-in, dal suo canto, richiede una seconda conferma. In primo luogo, accettando le condizioni prima di cliccare sulla CTA e accettando di ricevere notifiche. Ma fino a quando non si conferma la seconda notifica, generalmente via mail, l’invio dei messaggi non si considera autorizzato.

Queste tecniche sono molto importanti se vuoi assicurarti che la consegna delle tue mail sia ottimale.

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16.- Email Service Provider / ESP

ESP (Fornitore di servizi di posta elettronica) è un’azienda che invia e gestisce camagne di mail o email marketing a nome dei suoi clienti. Permette di diffondere la lista delle mail dal proprio server.

Utilizzare un ESP ha come vantaggio il fatto che il tasso di consegna è più alto rispetto a un servizio di mail standard.

17.- Graylisting

Una tecnica utilizzata da alcuni fornitori per ‘frustrare’ gli spammers. Un server di posta che utilizza greylisting rifiuta temporaneamente qualsiasi mail da un mittente sconosciuto. E ciò ovviamente ha a che fare con la delivery.

18.- Utenti inattivi

Sono i destinatari delle mail che non interagiscono da tempo. È interessante attivare azioni di recupero di questi utenti che già conoscono il brand e quindi sono più aperti verso la possibilità di interagire nuovamente.

19.- Open Rate

Il tasso di apertura fa riferimento alla quantità di persone che hanno ricevuto la tua mail e la hanno aperta. Ciò non significa che l’abbiano letta o che siano interessati aituoi contenuti. Questo tasso indica solamente che la mail è arrivata nella posta in entrata e che è stata aperta.

Gli elementi che più influiscono sull’apertura di una campagna di email marketing sono:

20.- POP / Post Office Protocol

Un protocollo che definisce un server di posta elettronica e in modo di recuperare le mail. I messaggi in entrata vengono immagazzinati in un server POP finché l’utente inizia una sessione e scarica i messaggi.

Mentre l’SMTP si utilizza per trasferire messaggi di posta elettronica da server a server, il POP i utilizza per raccogliere le mail da un determinato server.

21.- Reputazione

Il dominio e la reputazione IP si sono trasformati nel ‘santo graal’ della comunicazione via mail.

Il rating di reputazione è una funzionalità che rappresenta la qualità degli invii che si effettuano. Questo rating si ottiene mettendo in relazione diversi elementi positivi, come il numero di aperture, i clicks o l’engagement, come negativi tra cui i bouces, le disiscrizioni o gli utenti che segnalano la mail come indesiderata.

Nel glossario definitivo sulla delivery è importante avere chiaro cosa significa la reputazione. di fatto è un aspetto che determina la deliverability delle mail.

22.- Spam

Lo spam riguarda le mail indesiderate. Non tutte le mail non desiderate sono spam ma ovviamente la maggior parte dello spam viene inviato ad un ampio volume di indirizzi di posta elettronica e promuove un prodotto.

Prova lo strumento di Email Marketing di MDirector e assicurati di gestire al meglio il glossario definitivo sulla delivery. Programma i tuoi invii, personalizza le mail e crea liste di utenti per raccontare loro ciò che vuoi. E soprattutto assicurati che le tue mail giungano nella posta in entrata.

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