10 tips per creare una campagna di retargeting
Se sei nella fase in cui stai pensando di strutturare una campagna di retargeting, significa che hai deciso di uscire dalla tua comfort zone per raggiungere un’audience più ampia. Tranquillo, non sei da solo. Sono molti i responsabili marketing che stanno pianificando questo tipo di campagna per i medesimi motivi.
Avere tutti i requisiti necessari per attivare una campagna di retargeting è complicato. Ma anche in questo caso, i benefici sono talmente ampi che vale la pena di dedicarvi i dovuti sforzi.
Se ti chiedi come fare per creare una campagna di retargeting devi sapere che non solo ti permette di raggiungere un pubblico nuovo ma ti aiuterà anche a fidelizzare gli utenti che hanno già interagito con il tuo brand, senza convertire.
Questo comportamento è molto comune. Tieni conto che il 98% degli utenti non converte alla prima visita. Quindi il tuo lavoro sarà quello di fare in modo che lo facciano la seconda volta. Ma come? Secondo uno studio di ComScore, il retargeting è il modo più efficace per far sì che i clienti tornito sul tuo sito. Le cifre segnalano una crescita del traffico web del 726%, registrato unicamente durante una campagna di questo tipo.
INDICE DEI CONTENUTI
Come creare una campagna di retargeting
Oltre il 95% degli utenti che raggiungono il tuo sito non convertirà. Si tratta di un dato di fatto. Per questo è interessante trovare alternative per invertire la tendenza. Cosa succederebbe se potessi far tornare i visitatori che non hanno convertito sul tuo sito una seconda volta affinché acquistino?
Il retargeting non solo ti aiuterà in questo senso. Questo modello di pubblicità, oltre ad avere un impatto sui visitatori che hanno abbandonato il tuo sito, ti permetterà di raggiungere nuovi potenziali clienti. Per questo potrai utilizzare diverse tecniche attraverso molteplici canali, lanciando messaggi personalizzati. Tutto in uno.
È consigliabile che le tue campagne di retargeting siano configurate a step. In questo modo otterrai una pianificazione della strategia ottimale e non stancherai gli utenti.
1.- Che tipo di landing page ti serve?
Per definire come creare una campagna di retargeting, la prima cosa da fare è avere chiari i tuoi obiettivi e sapere chiaramente cosa vuoi ottenere con la tua strategia. Tieni conto del fatto che tutte le campagne ruoteranno intorno ad obiettivi specifici. Quindi, definirli in maniera chiara è uno dei passi più importanti.
Sicuramente tutto ti sarà più chiaro con un esempio. Immagina di voler generare un 20% in più di clienti potenziali in un mese. La cosa migliore è intercettare gli utenti che hanno abbandonato le tue landing pages che convertono di più.
Probabilmente si tratta della tua audience principale ed è perfetta per aumentare i tuoi contatti in un breve lasso di tempo. Quindi il passo successivo è quello di identificare le 3 landing pages specifiche sulle quali agire. Se l’obiettivo della tua azienda è aumentare le vendite del 5% potrai lavorare sulle tue landing di prodotto che generano più vendite.
Per questo motivo è essenziale stabilire degli obiettivi e valutare con quali strumenti pubblicitari lavorare.
2.- Segmenta e dividi le tue campagne retargeting
Non trattare tutti gli utenti allo stesso modo. Sicuramente lo saprai già ma è importante ricordarlo. Devi segmentare le tue campagne per creare comunicazioni personalizzate che si adattino alle necessità di ogni cliente.
Fattori come il tempo che l’utente trascorre sul tuo sito, le pagine che visita e quanto tempo trascorre su ognuna di esse tracceranno le linee guida della tua campagna.
Per ogni gruppo di annunci segmentati puoi creare differenti call to action (CTA) con regole che trasportino l’utente su una landing page specifica. Dai uno sguardo al tuo tasso di conversione e crea segmenti con flussi specifici per far sì che i tuoi clienti potenziali navighino fino a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Segmenta per creare esperienze personalizzate
Grazie alla segmentazione della tua audience avrai il vantaggio di suddividere gli utenti in gruppi legati ad un comportamento specifico. Solo così potrai creare esperienze più interessanti, mettendo in evidenza prodotti o servizi che l’utente ha già preso in considerazione altre volte.
Immagina di avere un negozio di abbigliamento sportivo. Per cominciare ti interessa vendere le scarpe che sono di moda e scopri che molti utenti hanno preso in considerazione i prodotti ma non hanno acquistato.
Grazie alla segmentazione potrai generare annunci in cui mostrerai solo questo tipo di prodotti a chi, previamente, ha dimostrato interesse. È una delle chiavi del successo di una campagna di retargeting e ti aiuterà a trarre diversi vantaggi.
3.- Più focalizzazione e meno frequenza
Hai modo di rilevare che un utente è più interessato alla tua attività e a certi prodotti, quando visita le tue landings continuamente. Tutto questo include il traffico generato dai carrelli abbandonati e dalle pagine predisposte per la lead generation, come quelle che contengono ebooks o webinar.
Un consiglio da seguire è questo: appena i tuoi utenti abbandonano la pagina, ricorda loro i prodotti o i servizi con cui hanno interagito maggiormente. Sono sicuramente i prodotti che interessano loro maggiormente e quest’operazione faciliterà la conversione.
Dovrai adattare la tua strategia di retargeting per focalizzarti sul traffico più promettente. Investi in questa direzione e riduci la frequenza degli invii.
Allo stesso modo, una buona pratica per creare una campagna di retargeting è ridurre le offerte in home page, lavorando meno sugli utenti che non convertono.
4.- Focalizza la tua campagna verso contenuti di valore piuttosto che sulla vendita diretta
Se il tuo sito web ha un volume di traffico elevato, la tua attività potrà utilizzare tecniche meno intrusive e scommettere su altre opportunità in grado di generare engagement. Significa che, al posto di utilizzare una campagna di retargeting per ottenere vendite potrai utilizzarla per aumentare i click sulla landing page che offre diversi contenuti.
Sappiamo che il tuo obiettivo finale è ottenere leads e generare vendite. Cosa che ti permette di sostenere i costi delle campagne pubblicitarie. Nonostante tutto, invitando i tuoi utenti a scoprire pagine ‘libere’ non focalizzate su uno specifico prodotto, migliorerai la brand perception.
Quando il lead sarà pronto per convertire, saprà cosa offri. Essere nel suo ‘top of mind’ ti permetterà di generare la vendita desiderata.
5.- Imponiti un limite di frequenza
Sei mai stati in un negozio di abbigliamento dove i commessi sono particolarmente invadenti, cercando di consigliarti o proporti nuovi prodotti? Online accade la medesima cosa.
Anche se l’utente è realmente interessato al tuo prodotto è possibile che arrivi a detestarti. Si tratta di un tema molto delicato. E il retargeting, oltre ad offrire grandi vantaggi, può trasformarsi in un boomerang.
I limiti di frequenza ti permetteranno di fissare un tetto di visualizzazioni per utente. Questa frequenza dipende dai tuoi obiettivi.
Tieni in conto che a seconda della fase del processo di acquisto dell’utente, converrà utilizzare una frequenza o un’altra. Il consiglio è quello di esporre ogni utente a 17/20 annunci al mese come massimo.
6.- Sperimenta la durata
Mentre i limiti di frequenza permettono di regolare il numero delle impressions per utente durante un determinato periodo di tempo, la durata della campagna è legata alla durata di ogni cookie.
Quando stabilisci una durata per la tua campagna, stai fornendo un’indicazione anche riguardo alla durata dei cookies, una volta raggiunto il limite fissato. A questo punto l’utente non visualizzerà più i tuoi messaggi.
Qual è il modo migliore per creare una campagna di retargeting? In realtà la durata della campagna deve variare in funzione del tuo ciclo di vendite.
Ciò nonostante è bene sperimentare strategie differenti e a lungo termine (tra i 30 e i 90 giorni) e a breve termine (tra i 3 e i 7 giorni), al fine di determinare quale opzione converte meglio. Come per tutte le cose, il trucco è provare e verificare i risultati ottenuti.
7.- Quale canale sfruttare?
L’ideale è lavorare con strumenti che ti permettano di entrare in contatto con il tuo target in qualsiasi momento. A cosa serve pubblicare annunci attraverso un determinato sito se il tuo target non lo frequenta? Cosa otterrai se il tuo target, invece, frequenta i social?
La cosa migliore per far innamorare i tuoi utenti e convertirli in clienti è utilizzare un’ampia gamma di canali. Approfitta del potere dei social, delle email o del valore dei banner in determinate situazioni.
Inoltre, è vitale gestire in maniera adeguata tutti gli strumenti. Ogni cliente riceverà informazioni dai diversi canali. Quindi l’ideale è utilizzare una piattaforma che integri tutti i canali. Avrai una prospettiva completa, difficile da ottenere utilizzando piattaforme differenti.
8.- Ottimizza la tua campagna valutando le prove
In ogni processo sorgono dubbi. Ancor di più se il processo riguarda la creazione di una campagna di retargeting. Quali annunci funzionano, quali no, come è meglio strutturarli, quali dettagli sono più importanti. Sono innumerevoli le variabili che entrano in gioco.
Per scoprire quali annunci sono più efficaci è vitale effettuare degli A/B Test, legati a variabili specifiche.
9.- Adatta le creatività
È un aspetto semplice che a volte non viene considerato. Immagina di andare al cinema e di trovare sempre gli stessi film. Tornerai? Sicuramente sceglierai una struttura diversa, con più varietà.
Qui è la stessa cosa. È importante mantenere viva la fiamma, creando curiosità e facendo in modo che l’utente desideri conoscere meglio il tuo brand.
Quindi, al posto di inviare la medesima promozione tutte le settimane, varia alcuni annunci per suscitare interesse nei nuovi utenti che visitano il tuo sito.
10.- Misura correttamente
Misurare i risultati è un aspetto nuovo. Se vuoi sapere com’è andata la tua campagna è importante valutare i risultati ottenuti. Per questo devi saper scegliere le metriche di retargeting che ti possono aiutare ad ottenere dati rilevanti.
Per evitare conflitti tra le misurazioni delel piattaforme e i dati di Google Analytics è necessario inificare i criteri di misurazione. E scegliere il modello di attribuzione che darà il valore corretto alla conversione.
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