Verifica tutti i modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting
Fare una scelta corretta tra i modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting è fondamentale per migliorare il numero totale di conversioni.
Man mano che i responsabili marketing intelligenti scommetto sull’utilizzo del retargeting multiplo nelle loro campagne, sorgono ulteriori dilemmi. Tra di essi è fondamentale conoscere a fondo quali sono i migliori modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting per poi, successivamente, sapere quali utilizzare.
Solo così si conoscerà in dettaglio il risultato esatto degli sforzi fatti su tutti i canali. Sia sui social come nell’email marketing o nei blocchi di annunci.
Avere tutte le informazioni necessarie a portata di mano è imprescindibile per essere all’altezza della comunicazione multicanale richiesta oggi. Le aziende lo sanno. Per questo utilizzano sempre di più canali connessi tra di loro per raggiungere il proprio pubblico target.
Conoscere, comprendere e saper utilizzare i modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting quindi serve a determinare come raggiungere il tuo target, conoscere l’efficacia delle tue campagne e decidere a cosa dare la priorità.
INDICE DEI CONTENUTI
Ma perché utilizzare il retargeting multiplo?
Facciamo un breve ripasso
La customer journey di oggi è sempre più complessa. Come sai, è uno degli strumenti più interessanti del Design Thinking per aiutare qualsiasi attività. Come? Fornendo una vista generale di tutte le tappe che deve attraversare un cliente per acquistare un prodotto o servizio.
Chiarito questo concetto bisogna evidenziare le diverse strategie di retargeting multiplo che stanno nascendo. Soprattutto per implementare nuovi strumenti che aiutino a migliorare i risultati.
La customer journey map è, quindi, una mappa che identifica ogni tappa e interazione con cui ha a che fare il cliente, indipendentemente dal canale che percorre per arrivare ad acquistare il prodotto. E il retargeting multiplo agisce in ogni tappa.
Sai cosa si ottiene e perché è vitale conoscere i modelli di attribuzione delle campagne di retargeting?
1.- Genera più interesse
Il retargeting multiplo fornisce più chances al cliente. Pensa che ogni fornitore ha i suoi contratti di pubblicazione e diversi criteri. Quindi i brand hanno accesso a diversi gruppi di utenti su cui poter agire.
2.- Maggiore flessibilità
E quindi ciò suppone un miglioramento nel raggiungimento delle diverse mete.
Per esempio potresti lanciare una campagna su Facebook. Ma in un momento specifico potresti approfittare dei vantaggi di un altro fornitore per sfruttare la sua segmentazione di clienti.
In definitiva più sei flessibile meglio è. Inoltre i modelli di retribuzione delle campagne di retargeting saranno più semplici da analizzare e interpretare.
3.- I competitors facilitano l’interpretazione dei risultati
Chiaramente il confronto di due retargeting con i modelli di attribuzione nelle campagne permettono di sfruttare al meglio i risultati. Nel momento in cui si verificano differenze, vantaggi, svantaggi tutto è più semplice.
Modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting
Sicuramente i modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting danno luogo a diversi compiti.
I responsabili marketing hanno la necessità di capire in che modo funzionano i diversi punti di contatto e quanto si deve investire in ogni attività.
Per esempio, l’utilizzo dei diversi fornitori per effettuare una campagna di visualizzazione potrebbe dar luogo a più conversioni. Ovviamente risulta complicato determinare qual è la fonte di traffico più potente.
C’è una cosa che devi avere chiara: attribuire il successo non è sinonimo di aver scelto il miglior retargeter. L’importante è determinare il modo migliore per allocare il budget marketing a lungo termine.
Ossia, investire di più nel raggiungere obiettivi specifici potrà ridurre l’investimento verso i fornitori che hanno un maggior rendimento. E tutto grazie alla scelta dei modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting.
Quando può succedere? Per esempio:
- Immagina che un utente acceda al tuo negozio online per mediazione di una ricerca sponsorizzata. Una volta entrato nel tuo ecommerce mostra interesse per una tuta ma non arriva all’acquisto.
- In settimana lo stesso utente clicca su un annuncio lanciato da una campagna di retargeting. E lo stesso giorno torna ad interagire con una delle tue ultime mail personalizzate. Al termine del giorno torna sul tuo negozio online attraverso il secondo annuncio e compra la tuta.
Sapresti determinare quale de due annunci/retargeters ha generato la vendita? In quale dei due dovresti investire di più?
Tutto dipenda da come attribuisci la vendita ad ognuno e ciò si calcola mediante i modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting.
1.- Primo click diretto
I modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting più comuni sono i primi tre che ti proponiamo.
Il primo click, inoltre, è uno dei modelli più semplici da capire e applicare. Significa che la prima fonte che ha portato l’utente sul tuo sito, indipendentemente dal risultato, deve essere accreditata al 100% per la conversione.
Ovviamente spesso si possono generare conclusioni confuse e errate. Come sai la customer journey non comincia e finisce con la prima interazione. Di fatto può passare molto tempo tra il primo contatto e la conversione finale.
In generale è consigliabile utilizzare questo modello di attribuzione quando lanci campagne o annunci per far conoscere un prodotto o un brand.
2.- Deterioramento esponenziale
Questo è un altro dei modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting che puoi applicare. Si tratta di un modello che attribuisce un valore più grande agli impatti più vicini alla conversione. Quindi la prima interazione o il primo click è il canale con meno attribuzione.
La durata è di 7 giorni. Le interazioni prodotte sette giorni prima della conversione ricevono la metà del valore di quelle relative al giorno stesso. Di conseguenza il valore assegnato ai 14 giorni precedenti sarà della quarta parte.
Nel caso in cui tu stia pensando di lanciare una campagna a breve termine questo modello di attribuzione è uno dei più consigliati. Anche se la cosa migliore è attribuire più valore alle azioni più vicine alla conversione.
3.- Ultima interazione o ultimo click
Nel caso in cui scommettessi sul modello dell’ultimo click, staresti attribuendo tutto il valore all’ultimo canale che ha condotto l’utente verso la conversione. Di fatto la principale differenza tra questo modello e quello del deterioramento esponenziale è che i canali precedenti non vengono presi in considerazione.
E questo è il principale inconveniente. Anche se l’ultimo click è il più importante, cancellando il processo non si quantifica l’influenza degli altri passi verso la conversione, che magari hanno avuto peso.
4.- Ultimo click indiretto
A differenza dell’ultimo click o dell’ultima interazione questo modello lascia totalmente da parte il traffico diretto. Questa è la sua tecnica per attribuire tutto il merito di conversione all’ultimo canale con cui l’utente ha interagito prima di effettuare la conversione.
In generale Google Analytics applica questo modello quando analizza report che non siano ad imbuto multicanale.
5.- Ultimo click di Adwords
Mettiti nella situazione di un utente che cliccato 5 volte sullo stesso annuncio. Ovviamente ha effettuato una conversione solo con l’ultimo click. Qui non importa il numero di interazioni con altri annunci.
Come in altri casi non è consigliabile utilizzare questo modello, anche se ideale per Adwords (in cui potrai verificare se il tuo investimento in Adwords dà reali risultati).
6.- Modello di attribuzione lineare
I modelli di attribuzione lineare assegnano lo stesso peso a tutti i canali che hanno influito sul processo di conversione. Il limite è che risulta complicato determinare quali canali hanno apportato più valore al processo. E quindi non si sa con certezza dove si potrebbero concentrare gli sforzi futuri. O, al contrario, quali canali sono meno utili o efficaci
Ovviamente, se vuoi lanciare campagne per mantenere un contatto continuo con i tuoi utenti, questo modello può essere utile.
7.- Secondo la posizione
L’ultimo modello di attribuzione secondo la posizione è un ibrido dei modelli dell’ultimo e primo click. Effettua una divisione tra i due dell’80% dell’investimento e assegna un 20% alle interazioni più vicine.
I modelli di attribuzione nelle campagne di retargeting ti aiuteranno a migliorare le tue conversioni e le tue entrate. Anche se è sempre consigliabile appoggiarti ad una piattaforma di digital marketing che permetta di gestire tutti i canali da un unico sito.
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