Email Marketing

Come si genera un test spam?

Por MDirector

el 14 de Agosto de 2017

el 14/08/2017

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Artículo actualizado hace 8 mesi por NewsMDirector

cómo se genera un test de spam
Hai notato che il tasso di apertura delle tue mail si è ridotto drasticamente? Sai a cosa può essere dovuto? È molto probabile che questa situazione sia dovuta al fatto che i messaggi non arrivano a destinazione. Di fatto, una mail su 5 tra quelle inviate non arriva alla posta in entrata dei tuoi utenti. Il 47% dei messaggi inviati viene inviato direttamente alla casella spam.

Sai come si genera un test spam per fare fronte a questa situazione?

Se lavori quotidianamente per migliorare le tue strategie di email marketing, conoscerai la maggior parte degli elementi con cui hai a che fare. Non si tratta solo di gestire una decina di email quotidianamente. La posta in entrata dei tuoi sottoscrittori riceve costantemente messaggi spazzatura. E questo è il punto chiave che ha dato vita alla creazione dei test spam.

Tutti gli ISPs (Internet Service Provider) come Gmail, Hotmail, Yahoo, etc…attivano automaticamente politiche antispam. In definitiva, determinare se una mail è spam o no dipende da diversi fattori che valutano in maniera negativa o positiva i tuoi messaggi di posta elettronica.

Ogni server ha le sue specifiche ma la cosa migliore è appoggiarsi a piattaforme di email marketing professionali che ti permettano di imparare come si genera un test spam valido per qualsiasi ISP.

Perché il processo può classificare una mail come spam?

Come si genera un test spam

Lo spam è un tipo di messaggio che arriva nella posta in ingresso in forma non desiderata o da un mittente sconosciuto. Da qui l’importanza del fatto di verificare sempre il mittente dei messaggi per fare in modo che gli utenti sappiano da dove giungono e i test antispam non blocchino le mail regolari.

In generale, queste mail sono puramente commerciali o pubblicitarie. Ma esiste una sottile linea di divisione tra questo tipo di messaggi e i tuoi e se non li gestisci al meglio, potrebbero passare per pericolosi.

È il server delle mail del ricevente dei messaggi che decide. Il medesimo server decide se i messaggi sono pericolosi per l’utente. E in questo caso, al posto di inviarli alla posta in entrata, li invia automaticamente nella cartella spam. Pensi che l’utente noterà questi messaggi?

La cosa più probabile è che la cartella spam venga svuotata senza essere verificata. Quindi, devi sapere come si genera un test spam per assicurarti che i tuoi messaggi siano sicuri al 100% e che giungano correttamente a destinazione.

Come si genera un test spam su MDirector

Come si genera un test spam su MDirector

MDirector utilizza il test SpamAssassin che funziona nel seguente modo: il suo motore è un sistema di valori che va da 1 a 5, incaricato di misurare se una mail potrebbe essere pericolosa.

Come immagini, quando la valutazione si avvicina al numero 5 probabilmente verrà inviata direttamente alla casella spam dei tuoi utenti, piuttosto che alla casella della posta in entrata. Quindi, il principale consiglio è inviare sempre messaggi con il minor punteggio possibile.

Filtri che determinano come si genera un test spam

I filtri antispam che attivano questo test sono, in gran parte, quelli che utilizzano quasi tutti i gestori di email per classificare i messaggi. In generale si dividono in due tipi:

  1. Quelli che si classificano come spam perché presentano determinate caratteristiche. E ciò acade quando vengono verificare tutte le mail che sono arrivate nella casella. Ossia, da questo momento, le caratteristiche sono quelle che determinano il punteggio commentato anteriormente. E, in questo modo, sono loro a determinare se il messaggio è ‘indesiderato’.
  2. Il secondo tipo di filtri antispam fa riferimento al rilevamento dei messaggi spam tramite statistiche. Quindi, potremmo dire che si tratta di filtri più precisi e diretti. Ovviamente, per funzionare in maniera corretta e rilevare i messaggi spam senza errori, è fondamentale che siano ‘allenati’ previamente.

Tipi di filtri antispam

In base a questa premessa, questi sono tutti i filtri antispam che devono affrontare le email:

  1. I Bayesiani. Si tratta di un tipo di filtri antispam che hanno la capacità di rilevare schemi a partire da email che sono state identificate manualmente come positive. Quindi, questo tipo di filtro lavora in funzione dell’esperienza dell’utente. E, poco a poco, impara quali sono i messaggi che l’utente non desidera, per fermarli automaticamente.
  2. Liste nere (Blacklists). Le liste nere sono in grado di identificare tutti i messaggi provenienti da determinati IPs. O tutti i messaggi provenienti da mittenti non identificati e server già noti come spammers. Dall’altro lato ci sono le whitelists, che sono quelle che raggruppano i server di fiducia. In questo modo evitano che siano classificati come spam.
  3. Filtri Challenge/Response. Anche se sono i meno utilizzati, sono molto funzionali. Perché sia comprensibile, possono essere superati solamente se gli utenti ti aggiungono come contatto.
  4. Filtri Firewalls. Se non ci fossero tanti messaggi spam, questo filtro antispam non esisterebbe. I firewalls sono filtri antispam dei filtri antispam. Il loro funzionamento si basa sulla reputazione.
  5. Filtri antispam basati sulla reputazione. La reputazione dipende da un punteggio associato all’identificazione del mittente. E questa si genera a seconda dell’indirizzo IP di invio e del nome del dominio utilizzato. La mancanza di reputazione è la carenza di uno storico di invii di mail da parte di un dominio o IPs.

Perché la reputazione è così importante per sapere come si genera un test spam?

rating sulla reputazione degli utenti.

La reputazione è la chiave per determinare come si genera un test spam. Dato che, solitamente, i test si basano su questo fattore.

Ora che sai quali sono i filtri con cui lavora un test spam e il processo che si attiva, è vitale che tu sappia perché devi lavorare sulla reputazione. Di fatto sarà questo che, in gran misura, determinerà se i tuoi messaggi sono validi o no.

Ogni utente ha una reputazione come sender, ovvero come brand che invia messaggi via posta elettronica. Di fatto, potrebbe essere assimilabile alla reputazione online che riflette la situazione del tuo brand nel mondo digitale ma focalizzato sull’email marketing.

Un determinato dominio può raggiungere un punteggio elevato se ha un buon tasso di apertura. Ossia, se i tuoi utenti aprono e fanno click sulle tue email, il tuo punteggio migliorerà ogni volta. Quindi, la parte negativa è ovvia. Meno i tuoi utenti interagiscono con i tuoi messaggi, peccio sarà.

Questo è il principale funzionamento dei ratings di punteggio che danno un valore alla qualità dei mittenti dei messaggi. Per fare questa valutazione si consultano gli ISPs e i filtri antispam menzionati anteriormente.

5 fattori di valutazione di un test spam

Ci sono diversi fattori che intervengono in questa valutazione. Si tratta di:

1.- La frequenza di invio e il volume dei messaggi

Uno dei fattori più importanti che incidono sul tasso di apertura delle mail è il momento in cui compaiono nella posta in entrata dell’utente. Una quarta parte delle mail viene aperta entro la prima ora dalla ricezione, una percentuale che scende man mano che passano le ore. E, trascorse 24 ore dalla ricezione, meno dell’1% dei messaggi viene letto.

Ma se invii messaggi in maniera poco ciclica, non ti aiuterà in assoluto.

2.- I bots

Una delle pratiche più comuni degli spammers è inviare molte mail a migliaia di account in maniera indiscriminata. Il rimbalzo che si produce, come puoi immaginare, è altissimo perché il database è formato da indirizzi inesistenti o recuperati in maniera illegale. Da qui l’importanza di creare un database di proprietà legale per le tue campagne di email marketing.

3.- Se un utente ti segnala come spam, devi fare attenzione

Collegato al punto anteriore c’è il fatto che uno degli utenti può segnalarti come spam. Ovviamente se crei un database di proprietà e lo segmenti e ottimizzo, metterai le basi per evitare questa situazione.
Nel caso in cui tu abbia acquistato un database, devi sapere che può essere uno dei motivi per cui i tuoi risultati sono nefasti. Quindi, se vuoi sapere come si genera un test spam e, soprattutto vuoi superarlo in maniera positiva, comincia da qui.

4.- L’infrastruttura

Questo aspetto fa riferimento all’invio di messaggi di posta elettronica da paesi considerati pericolosi, con server poco affidabili.

5.- Gli spamtraps

Gli spamtraps o messaggi fasulli fanno riferimento alle migliaia di mail inesistenti del tuo database. E che automaticamente minano la tua reputazione come mittente. Come conseguenza, il tuo dominio sarà compromesso. Tanto che potresti finire anche in blacklist.

In definitiva, ora che sai come si genera un test spam e conosci gli elementi che intervengono nel processo, è il momento per ottimizzare ogni caratteristica delle tue mail. In questo modo riuscirai ad ottenere buoni risultati.

Il software di email marketing che utilizzi deve essere aggiornato con le diverse necessità legislative e le politiche antispam. Quindi, come vedi, la scelta della piattaforma di gestione delle campagne di email marketing è importante.

In questo caso, MDirector dispone di uno dei migliori test spam per aiutarti ad ottimizzare le tue campagne. Perché non scommettere sul sicuro? Prova ora MDirector e comincia a sfruttare al meglio le sue potenzialità.

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