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Gli “unicorni” che valgono miliardi

Por MDirector

el 24 de Novembre de 2016

el 24/11/2016

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Artículo actualizado hace 7 mesi por NewsMDirector

azende unicorno

Da sempre l’unicorno è stato un animale mitologico. Quando però nel 2017 parliamo di unicorni ci riferiamo ad aziende innovative che hanno raggiunto la valutazione di almeno un miliardo di dollari ma che non sono ancora quotate in borsa. Cosa impensabile fino a qualche anno fa!

E’ stata Aileen Lee, fondatrice della Cowboy Ventures, a dare il nome a questo nuovo tipo di aziende che stanno conquistando il mercato, con modelli di business davvero innovativi, in alcuni casi al limite dell’illegalità per le normative attualmente vigenti. Lo ha fatto in un post pubblicato su TechCrunch intitolato “Welcome To The Unicorn Club: Learning From Billion-Dollar Startups”.

Noi di MDirector vogliamo proporti i dati aggiornati sulle aziende che giorno dopo giorno monopolizzano i titoli dei principali mezzi di comunicazione. Abbiamo creato due infografiche intitolate “Compagnie unicorno” prendendo spunto dai dati pubblicati da The CrunchBase Unicorn Leaderboard.

Un futuro di pazzi

Un servizio di taxi senza veicoli proprietari? Una catena di hotel senza nessuna camera di proprietà? Un’azienda che offre viaggi su Marte? Quelle che sembrano le idee più stravaganti in realtà sono società per le quali i principali investitori in tutto il mondo sono in competizione tra loro.

Siamo diventati tutti pazzi? Non proprio, le aziende unicorno hanno caratteristiche uniche:

  1. Non esiste più dire “abbiamo sempre fatto così”. Gli unicorni provocano discrepanze che, superano le attuali barriere legali. Stiamo parlando di aziende che mettono in dubbio il modo in cui si è operato fino ad oggi.
  2. Cavalcano (mai termine fu più azzeccato!) le innovazioni tecnologiche.
  3. Come direbbe qualcuno, sono “maledettamente” giovani.
  4. E, naturalmente, il dato fondamentale: superano la cifra di 1.000 milioni di dollari di valorizzazione.

Cina e Stati Uniti monopolizzano la Top 10

top 10 azende unicorno

Fonte: CrunchBase Unicorn Leaderboards

Come non potrebbe essere altrimenti, la classifica delle aziende Unicorno cambia alla velocità della luce. L’agilità di queste aziende fa in modo che emergano nuove candidate che improvvisamente vengono considerate i nuovi gioielli della corona.

Secondo le ultime stime su cui si basa la nostra infografica, l’attuale top 10 di queste aziende viene monopolizzata da aziende cinesi e statunitensi. È curioso che siano 5 per ciascun paese; cosa abbastanza logica se si considera che:

  • La Silicon Valley è la mecca delle innovazioni tecnologiche. E, ovviamente, il luogo dove ci sono le persone che fanno i fatti. Personaggi, alcuni dei quali parleremo di seguito, che gestiscono milioni di dollari con la stessa facilità con cui Messi o Ronaldo schivano i difensori.
  • La Cina naturalmente è la nuova potenza emergente. Soprattutto perché ci sono molti cinesi. Un mercato interno che farebbe la gioia di qualunque delle nostre aziende.

La Top 10 delle aziende Unicorno attualmente è composta dai seguenti marchi:

  1. Uber. Un’azienda di trasporti senza veicoli.
    Nonostante i suoi problemi legali in molti paesi, il sistema dei trasporti di Uber basato su una app si mantiene al passo con le aziende più apprezzate. Per questo ha creato le varianti come il noleggio auto con autista o in competizione con i corrieri espressi.
  2. ANT Financial Services Group.
    Se per te Alibaba è la tana dei ladri, devi aggiornarti. Alipay è la piattaforma per i pagamenti del gigante dell’ e-commerce in primis cinese, e ora mondiale. Un giro d’affari superiore ad Amazon e eBay insieme.
  3. Xiaomi.
    Una compagnia di cellulari. Hanno realizzato lo smartphone attualmente più popolare in Cina. E ora si sono lanciati alla conquista del mondo, ampliando la loro gamma di prodotti. La Cina è ora col fiato sul collo dei colossi Apple e Samsung.
  4. Didi Chuxing.
    La versione cinese di Uber. Fornisce veicoli a noleggio e taxi utilizzando un app mobile. E’ il risultato della fusione di due società rivali, Didi Dache e Kuaidi Dache, supportate dai due principali e-commerce in Cina: Tencent e Alibaba.
  5. AirBnB
    Una catena di hotel senza camere. L’acronimo di Airbed & Breakfast (materassino gonfiabile e prima colazione) nasconde un gigante che offre alloggi in quasi ogni paese del mondo. In realtà, dispone di più stanze delle principali catene alberghiere messe insieme. Tutto ciò senza che nessun alloggio sia di sua proprietà. Qualcosa che nel settore ancora si stanno chiedendo come sia stato possibile fare.
  6. Palantir
    Fondata nel 2004 dai 4 ex fondatori di PayPal, dopo aver venduto questa startup ad eBay, Palantir si concentra sull’analisi dei Big Data. L’azienda guidata da Peter Thiel, l’unico nella Silicon Valley che ha osato sostenere Trump e Alex Karp, annovera tra i suoi principali clienti le agenzie di intelligence e i governi.
  7. Snapchat.
    Foto che scompaiono entro 10 secondi? Immagini che possono essere visualizzate solo 24 ore? non posso sapere quanti seguaci hanno i miei amici? Questo è Snapchat! Il social network incomprensibile per chi ha più di 40 anni.
  8. Lufax.
    Si tratta di una delle principali piattaforme per i micropagamenti P2P (peer to peer) della Cina. La piattaforma adotta un modello di business che si basa sull’applicazione di una percentuale per ogni prestito che viene fatto tra investitori e mutuatari.
  9. Meitun-Dianping.
    Il Groupon cinese. Sconti e coupon di gruppi di aziende che utilizzano queste piattaforme per raggiungere più clienti. Naturalmente, cedendo il 50% delle entrate.
  10. WeWork.
    Non hai un ufficio? Nessun problema. Il fenomeno del coworking ha dato vita a migliaia di iniziative per condividere lo spazio di lavoro. Una di queste, WeWork, lo sta sperimentando: ha uffici in 54 città negli Stati Uniti, in Israele e in Europa. L’aspetto più rilevante però è che sta offrendo più di 100 servizi a una grande comunità di imprenditori, liberi professionisti e start-up.

Dove si trovano le aziende unicorno?

distribuzione azende unicorno

Fonte: CrunchBase Unicorn Leaderboards

Non ci sono Unicorni in Africa e in Sudamerica? Purtroppo no, per creare un’azienda unicorno è necessario avere: sviluppo tecnologico + un grande capitale. Per questo motivo delle 200 aziende analizzate le principali si trovano in 3 continenti:

  1. America del Nord: L’America è il paese con il maggior numero di aziende unicorno: 109, un 55% del totale. Il Canada solo l’1%.
  2. Asia: Anche se in gran parte per colpa delle 45 aziende unicorno cinesi (23% del totale) seguita a sua volta dall’India con 9 Aziende (5%), Singapore con 3 aziende (1%), Corea con 2 aziende (1%), Giappone con 1 azienda e Taiwan con 1.
  3. Europa: Il vecchio mondo è al terzo posto con solo 8 startup Britanniche (4%), 5 Tedesche (4%), 2 Svedesi (1%) e infine solo 1 startup per ognuno dei seguenti paesi Olanda, Russia, Francia, Svizzera e Lussemburgo. Nessun errore, ancora nessuna startup unicorno in Italia.

Gli unicorni sono digitali

azende unicorno per settore

Fonte: CrunchBase Unicorn Leaderboards

Un errore comune è pensare che tutte le startup che valgono di più di un miliardo di dollari si concentrino solo sul settore tecnologico. E’ anche vero che i principali settori sono:

  1. Software: 21%
  2. Consumer Internet: 21%.
  3. Ecommerce: 15%.

Indubbiamente, di volta in volta nascono aziende di questo tipo in settori sempre più tradizionali. Per esempio il fenomeno Fintech, che sta dando filo da torcere ai grandi colossi bancari, apporta un 11% dalle imprese unicorno dedicate ai servizi finanziari. L’8% invece è concentrato nel settore della salute.

Come si può però osservare dall’infografica, possiamo trovare aziende unicorno in molti altri settori. Per esempio:

  • Intrattenimento (5%).
  • Immobiliare (3%).
  • Automotive (2%).
  • Educazione (2%).
  • Pubblicità (2%).
  • Trasporti (1%).
  • Manifattura (0,5%).
  • Energia (0,5%).

Show me the money!

azende unicorno per aumento

Fonte: CrunchBase Unicorn Leaderboards

Senza denaro non esistono unicorni. Di fatto le aziende non vivono solo di elogi. Per questo è molto importante sapere chi mette il combustibile per fare in modo che queste startup, che spesso perdono molto del denaro investito, continuino ad andare avanti.

Tutto questo con lo scopo di portarsi a casa un buon pezzo di torta da dividere nei prossimi anni.
Le 10 principali aziende con il maggior capitale di rischio che scommettono su questi unicorni sono:

  1. Sequoia Capital: Cisco Systems, Oracle, Apple, YouTube, Yahoo, Google, AirBnb e DropBox. Le scommesse di Sequoia Capital sembrano funzionare. Silicon Valley non sarebbe come la conosciamo se non fosse stato per l’intervento di Sequoia. In totale, Sequoia Capital ha investito in 39 aziende unicorno.
  2. SV Angel: E’ la seconda azienda con capitale di rischio più alto che ha investito in 30 aziende unicorno. Nel suo caso ha appoggiato aziende come Facebook, Foursquare, Square, Twitter, Zynga e Groupon. Nel 2011 lanciarono Start Fund una join venture con DST per realizzare investimenti diretti in aziende partecipate in Y Combinator una dei principali “strumenti” per far crescere le startup.
  3. Accel Partners: Ha investito in 28 aziende unicorno delle 200 analizzate. Tra cui Etsy, Facebook, Groupon, Veritas, ComScore, Baidu e Brightcove. Ha sede in Palo Alto, New York, Londra, India e Cina.
  4. Goldman Sachs: Fondato nel 1869, è uno dei maggiori investitori del mondo. Ha investito in 27 startup unicorno tra cui Facebook, Spotify, Square e WeWork.
  5. T. Rowe Price: Con 27 “unicorni” è la quinta con il capitale di rischio più alto. Tra i suoi investimenti ci sono Glassdoor, Airbnb, WeWork, SurveyMonkey, Dropbox, Eventbrite, Evernote, Zynga e Twitter.
  6. Kleiner Perkins Caufields & Byers: Si tratta di una delle aziende con gli investimenti più popolari. Tra cui: AOL, Amazon.com, Citrix, Compaq, Electronic Arts, Google, Intuit, Netscape, Sun Microsystems, Symantec, Verisign e Zynga. Ha investito in 26 aziende unicorno.
  7. Andreessen Horowitz: Una delle più mediatiche; fondata nel 2009 da Marc Andreessen y Ben Horowitz. Partecipa in 26 aziende unicorno; i loro investimenti hanno aiutato a migliorare aziende come Dollar Shave Club, Bluebox, Box, Fab, Oculus, Airbnb, Lytro, Jawbone, Belly e Foursquare.
  8. DST Global: Nata come Digital Sky Technologies (DST), oggi è diventata Mail.ru. Possiede la quota di maggioranza di VKontakte, il Facebook russo. Inoltre ha investito in 25 startup e altre aziende tra cui Facebook, Zynga, Twitter, Flipkart, Spotify, Zocdoc, Groupon, Xiaomi, OlaCabs o Alibaba.
  9. Tiger Global Management: Conosciuto anche come “The Tiger Fund“. I fondatori hanno appoggiato aziende come Zynga, LetsBuy.com, Glassdoor, Razorpay, Airbnb, Delhivery, Meitu e SurveyMonkey, per un totale di 23 unicorni.
  10. Wellington Management: Con 22 investimenti in startup unicorno, Wellington Management è presente in quasi tutti i settori e mercati con capitale di rischio globale. Tra i suoi investimenti troviamo The Trade Desk, CytomX Therapeutics, Apigee, Datalogix, SensAble Technologies, Airbnb, Allena Pharmaceuticals, Warby Parker e Pinterest.

Aziende unicorno per anno di fondazione

azende unicorno per anno

Fonte: CrunchBase Unicorn Leaderboards

Gli Unicorni sono relativamente giovani, ma non così tanto come molti immaginano. Almeno questo è ciò che emerge chiaramente dalla nostra immagine. Per iniziare, poco più di un quarto, 55 aziende hanno meno di 5 anni, mentre 13 sono già vetuste perché sono state fondate nel secolo scorso.

E la cosa più curiosa è che gli anni migliori anni per fondare “unicorni” sembrano passati. Sono stati gli anni tra il 2006-2012, proprio nel bel mezzo della crisi globale. Forse è stata proprio questa una delle chiavi che ha aiutato l’emergere di aziende di questo tipo: iniziative che, in un momento in cui sembra che tutto sia perduto, mettono assolutamente in discussione qualunque certezza.

Il numero di “UNICORNI” fondati in questi anni furono:

  • 2006 => 17
  • 2007 => 27, il record assoluto
  • 2008 => 17
  • 2009 => 21
  • 2010 => 21
  • 2011 => 15
  • 2012 => 16

Ti dice poco? Consulta tutti i dati nella seguente infografica:

infografia azende unicorno

Elenco di aziende unicorno per paese e per valore

azende unicorno per paesi

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